Carissimi, quest'anno è stato un anno importante nella vita di suor Valeria, come ben sapete ha vissuto ben 25 anni in Guinea di cui 13 in missione a Cumura facendo crescere l'ospedale e tutti i servizi. Da diversi mesi, già prima del Nikday 2013, suor Valeria è tornata in Italia come fa circa ogni due anni. Mi sono visto a quattrocchi con lei e mi ha raccontato gli ultimi avvenimenti alla missione. La Custodia della Guinea ha preso in mano le redini della direzione dell'ospedale "costringendo" tutti i missionari italiani a lasciare quanto è stato da loro costruito in tutti questi anni. Noi tutti ci siamo stretti attorno a suor Valeria cercando di farle forza nel proprio cammino di missione. Tornata a Roma è poi ripartita per una nuova avventura, ci scrive quindi adesso da Tangeri... I nostri sforzi come associazione sono sempre diretti a sostenere le azioni di chi da sempre lavora con costante dedizione in particolar modo nei confronti dei più piccoli. Sosterremo sempre suor Valeria alimentando il conto corrente delle suore missionarie del Cuore Immacolato di Maria a Roma, istituto di cui lei fa parte. Di seguito la lettera che ci ha mandato tre giorni fa: Carissimi fratelli amici della missione, Pace e Bene! Sono trascorsi due mesi dal mio arrivo a Tangeri ed eccomi a darvi notizie. Credo proprio tattarsi di un intermezzo nella mia vita. Ma un intermezzo che merita essere vissuto indensamente. Ottimo clima! abondanti frutti da terra promessa! Un bell'ospedale. Si chiama OSPEDALE ITALIANO. Di proprietà dell'associazione per il soccorso dei missionari all'estero, é gestito dalle Suore del mio Istituto sin dalle sue origini che datano dal 1927. Gli obbiettibi principali sono il sevizio alle gestanti, chirurgia generale, pronto soccorso. Sono venuta ad aiutare Suor Pierpaola, mia compagna di noviziato e sorella nella vita religiosa, 1963 a 1971). Poi mai piû ci siamo incontrati. Vie di Missioni deversi. Molto stanca e con diversi problemi di saule, l'abbiamo spedita un poco di tempo in Italia per controlli, cure e riposo. Sta meglio e rientrerà per l'inizio di Ottobre. Il mio servizio é dedicarmi alle gestanti nell'accompagnamento del prenatale e nel travaglio di parto. E' impegnativo, di notte e di giorno. La fraternità come tutto il personale medico e paramedico mi hanno accolto con tanta speranza e, nella misura in cui cresce la conoscenza cresce anche l'apprezzamento mutuo. Visto la scarsità di personale qualificato, e la fiducia che il popolo nutre per l'Ospedale Italiano di Tangeri, Suore e personale nutrono la speranza che io sia in definito, una di loro. In verità, mi sento come in esilio. La mia patria di missione é un'altra. Intanto, le suore in Guinea, avendo avuto l'autorizazzione del consiglio generale,danno i primi passi nell'iniziare una nuova struttura sanitaria nei pressi di Nhoma, dove la penuria assistenziale é marcante. Il tutto è accompagnato da continua preghiera perché in tutto si realizzi la gloria di Dio che è sempre salvezza per noi suoi figli. E di Cumura cosa ne é? Rimane presente nel cuore.Il ricordo dà continua amarezza. Ciô che é accaduto é misteroso e incomprensibile.Questo, chi ha avuto potere, ha voluto! La forza attinta nell'ascolto e nella preghiera ci danno forza per proseguire nella testimonianza della Fede e nel servizio ai piû necessitati. Sono grata a tutti voi per l'unione e conforto nel momento della prova! La preghiera e la missione continuino a tenerci uniti nel Signore Gesû. Carissimi e fraterni saluti. Sr. Valeria. |