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Nikday 2023 PDF Stampa E-mail
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Scritto da Alessandro   
Domenica 04 Dicembre 2022 19:53

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Ultimo aggiornamento Domenica 30 Aprile 2023 14:51
 
Nik-day 2024: La solidarietà e l’integrazione in “Tutti i linguaggi del mondo” PDF Stampa E-mail
Scritto da Alessandro   
Lunedì 27 Maggio 2024 20:39

 

Anche quest'anno un Nikday all'insegna della serenità e del divertimento, con molte iniziative e interventi sul palco carichi di significato.

 

Le attività sul palco sono state coordinate e presentate da Mario Costanzi della associazione Suonamidité, del Mulino del Ronzone a Vinci.

 

Hanno aperto la festa Veruschka Cocchini e le ragazze dell'associazione Creativondoro asd, che hanno rappresentato quattro performances ispirate al tema della globalità dei linguaggi e ad alcune opere degli studenti del Liceo Artistico Virgilio di Empoli.

I ragazzi dell'IIS Virgilio di Empoli si sono esibiti in danze irlandesi e una sfilata voguing, presentati dalla professoressa Roberta Pagni, sotto la regia di Mirko Peluso e Valerio Cassa.

 

Abbiamo chiesto ai Vigili del Fuoco quale sia il loro linguaggio e Marco Mugnaini, insieme ai ragazzi della sua squadra, ha descritto molto bene l’intesa necessaria che c’è tra di loro sul campo dell’intervento.

 

A seguire è stato presentato il nuovo tema dell’anno "Tutti i linguaggi del mondo" da:

  • educatrice e pedagogista Elena Masi con una lettura,

  • professoressa Valentina Valentini,

  • critico d’arte Claudio Roghi,

  • insegnante di spinning Riccardo Badalassi,

  • fisioterapista specializzata in Riabilitazione Equestre Meike Raupach.

 

I ragazzi del CAM di Empoli si sono esibiti in un saggio musicale da veri professionisti.

 

Abbiamo parlato della sindrome di Pitt-Hopkins con la ricercatrice professoressa Michela Ori che, grazie a una borsa di studio finanziata da Telethon, studia i meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base dello sviluppo del sistema nervoso e delle strutture craniofacciali tramite i pesci zebra.

 

In un briefing, insieme a Gianluca Vizza presidente della associazione AISPH - Insieme di più, abbiamo parlato dell’importanza delle reti associative insieme alla ricerca, per dare una speranza ai nostri ragazzi affetti da questa sindrome.

 

Le attività sul palco si sono concluse con il briefing sul tema del disagio giovanile, grazie all’intervento dell’educatore Nicola Mugnai e della Promozione Salute ambito empolese.

 

Grazie alla stretta collaborazione con il Gruppo Culturale Fornace Pasquinucci e Art-Alive.eu, è stata allestita all’interno della Casa del Popolo una bellissima galleria d’arte, con quadri importanti di artisti internazionali.

 

Contemporaneamente alle attività sul palco erano attivi:

- stand del gioco e libro usato

- Laboratorio CAA

- laboratorio di falegnameria

- Paco Paquito e Celestina che hanno intrattenuto i più piccoli coinvolgendoli direttamente attraverso balli e musica

- Alessio Terreni con il laboratorio delle bolle giganti

- il teatrino di marionette organizzato dalla Misericordia di Empoli

- Spazio Promocultura con i Silent book

- Laboratorio sensoriale per la riscoperta dei sensi tattili e olfattivi

- La Protezione Civile per i bambini

 

Erano inoltre presenti:

- la Scuola Max Toscana unità cinofile salvataggio nautico

- Associazione AUSER di Empoli

- Associazione GOLEM di Empoli

- Art-Alive.eu

- Gruppo Culturale Fornace Pasquinucci aps – Capraia e Limite

- Associazione Volontari Ospedalieri

- Antonio Masoni ceramiche di Montelupo

- il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, comando prov.le di Firenze

- Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale

- la Confraternita di Misericordia di Empoli

- la cooperativa Sinergic@ - Ortolani Coraggiosi di Ventignano

- il gruppo ARI (Associazione Radioamatori Italiani) sezione di Empoli

- il gruppo Fotografico Limite

- Medici con l'Africa Cuamm

 

Ai laboratori i bambini/ragazzi si sono scatenati: erano curiosi di provare un po' tutto! Ognuno è tornato a casa con un piccolo ricordo realizzato personalmente a mano.

 

Il banco del buffet straripava di svariati piatti freddi e caldi, di gustose torte che hanno accontentato tutti i gusti.

I volontari che lo hanno gestito, ormai di pluriannuale esperienza, non hanno mai fatto mancare niente sul banco.

 

Anche il recupero e smistamento rifiuti è stato gestito in maniera magistrale; con un banco di raccolta e smistamento centralizzato niente è andato perduto o mescolato!

Anche quest'anno è stata distribuita l'acqua del nuovo fontanello installato a Pozzale in piazza della scuola, dove i volontari del buffet hanno fatto la spola per l'approvvigionamento.

 

Oltre a questo, tanti altri volontari si sono adoperati per l'allestimento e lo smontaggio e pulizia finale che, fatto tutto in un solo giorno, possiamo assicurare che è un bell'impegno!

 

Nik è stato presente alla festa fino a tardi e questa è la cosa importante, si è goduto davvero la sua festa con tanti amici intorno che lo hanno coccolato tutto il giorno!

 

Anche quest'anno in tanti vi siete resi disponibili per offrire tempo, contributi gastronomici e tanta passione affinché al NIKDAY non mancasse niente.

Tanti i laboratori e gli stand a cui va il nostro grazie per il loro impegno!

 

Ma, soprattutto, volevamo ringraziare tutte le persone che generosamente hanno lasciato la propria offerta per la Missione di Suor Valeria: quest'anno la somma raccolta ammonta a 2402,00 euro, GRAZIE.

 

La nostra lista dei "Grazie":

- Alia

- Associazione Suonamidité

- Bar Butterfly

- Comune di Empoli

- Comune di Capraia e Limite

- Carpel

- Casa del Materasso

- Casa del popolo di Pozzale

- Fattoria Dianella 1°

- La Viaggeria

- Mazzino

- Maxismall

- Nueages

- Panificio Panchetti

- Profumeria Fontanelli

- Salumificio Lombardi

- Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa

 

Associazione Amici di Nik odv e Paeseinfesta

 

 

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Ultimo aggiornamento Martedì 28 Maggio 2024 10:48
 
Auguri di suor Valeria Natale 2020 PDF Stampa E-mail
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Scritto da Alessandro   
Martedì 22 Dicembre 2020 21:35

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Ultimo aggiornamento Martedì 22 Dicembre 2020 21:36
 
Notizie da suor Valeria PDF Stampa E-mail
Scritto da Alessandro   
Venerdì 18 Ottobre 2024 20:52

Missão Católica de Nhacra Teda Hospital Catarina Troiani

 

Carissimi fratelli,

Ottobre, mese Missionario. Tanti segni ci sono arrivati di particolare comunione da tanti luoghi, e persone amiche dal cuore missionario.

L’Impressione che noi, dell’avanguardia abbiamo è di un nuovo vigore a ringiovanirci e riprendere con più slancio.

Grazie per le preghiere, il sacrificio, condivisione, affetto.

La vostra missione di Nhacra Teda: “OSPEDALE CATERINA TROIANI”, prosegue bene.

Bene l’assistenza alle mamme (Maternità), bene l’assistenza ai bambini di ogni tipo e rischio, bene gli ammalati di tubercolose, bene le innumerevoli ammalati di HIV ecc.

Certo che non è poesia, e difficoltà di ogni tipo, ma il successo nelle nostre mani da parte di Dio per quanti ci cercano è ciò che ci spinge a proseguire con gioia.

Dagli organismi internazionali, il Servizio di questo ospedale è classificato “Servizio di eccellenza”. Chiaro che c’è ne sono tanti migliori, ma nel contesto si distingue. E tutto questo perché? Perché siamo molti e tutti animati dalla fede che si traduce in opere di amore. Carissimi, proseguiamo.

Voglio dirvi che, con un gruppo di amici stiamo lavorando per mettere in piedi un servizio di chirurgia. E sarà un bel traguardo per le necessità del popolo. Sognate con noi

La scuola prosegue a gonfie vele, e i bambini solo pastori di vacche presto cominceranno a diminuire. È il sogno nostro e di tanti.

Come il Padre a mandato me anch’io mando voi. Andate, annunciate il Vangelo dell’amore di Dio… curate… insegnate…”

Sempre uniti in questa nobile impresa dataci nel Battesimo, dono di Dio e che da senso alla vita.

Un fraterno abbraccio nel Signore.

Vostra Sr. Valeria

Nhacra Teda, 20 ottobre, 2024

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Voler bene generando vita buona PDF Stampa E-mail
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Scritto da Alessandro   
Giovedì 21 Gennaio 2021 17:24

Articolo nell'Osservatore Romano sulla nostra missione di Nhacra Teda

20 gennaio 2021 Arriva, si guarda intorno e si chiede: «Cosa posso far nascere di buono qui?». Questa è la domanda che sorge nel discepolo del Signore quando si trova a vivere in un qualunque angolo della terra: guarda il mondo secondo la logica della generazione, che ha scoperto e conosciuto nell’intimità di Dio. Nel 2015, a 69 anni, mandata dalla propria Congregazione, suor Valeria Amato, infermiera e ostetrica appartenente all’Istituto delle Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria, giunge a Nhacra, nella regione di Ohio della Guinea-Bissau. Si guarda intorno: si accorge che la popolazione ha anzitutto bisogno di assistenza sanitaria e decide di dare vita al Centro Madre Maria Caterina Troiani, unico presidio medico per oltre 26.000 persone che vivono nei cinquanta villaggi della zona. Suor Valeria, che risiede nel Paese africano dal 1988 e ha lavorato negli ospedali di Cumura e di Quinhamel, inizia a offrire cure affiancata da pochi medici e infermieri locali, che aumentano nel corso degli anni. Oggi, in questo piccolo ospedale di campagna lavorano 25 persone e si effettuano mediamente 11.000 visite ambulatoriali all’anno: vengono curati pazienti colpiti da patologie assai diffuse in Guinea-Bissau quali ad esempio aids, tubercolosi, parassitosi intestinale, malaria. Alle mamme e ai bambini viene riservata speciale attenzione. In questo Paese le donne, in maggioranza analfabete, diventano mamme per la prima volta in giovanissima età: anche a 15 anni. «Generalmente partoriscono in casa senza alcuna assistenza e ciò spiega il tasso di mortalità materna e neonatale particolarmente elevato. Nel nostro centro lavoriamo con grande impegno per cambiare questa usanza», racconta suor Valeria, oggi affiancata da tre consorelle. «A tutte le persone — inclusi i capi-villaggio che incontriamo periodicamente — spieghiamo quanto sia importante che le donne partoriscano in ospedale dove la vita della mamma e del neonato è ben curata. Questa opera di sensibilizzazione sta dando buoni frutti e ce ne rallegriamo: attualmente seguiamo una cinquantina di parti al mese mentre all’inizio erano solo una quindicina. La mortalità materna e neonatale sta significativamente diminuendo, assistiamo un numero sempre crescente di donne durante l’intero arco della gravidanza e accompagniamo le puerpere accudendo i bimbi». In questa area del Paese l’aids colpisce un numero molto elevato di persone: si stima che l’8-10 per cento delle gestanti abbia contratto l’infezione da hiv. Per scongiurare il rischio che trasmettano la malattia ai figli, suor Valeria, insieme ai suoi collaboratori, esorta le donne sieropositive a partecipare al programma di prevenzione della trasmissione verticale che dura dall’inizio della gestazione sino a 18 mesi dopo il parto. Il programma ha dato prova di essere molto efficace: nel 99 per cento dei casi i bimbi sono sieronegativi. Non di rado, però, le mamme non portano a termine questo percorso a causa del molto lavoro e della pressione dei guaritori locali che pretendono di imporre le soluzioni della medicina tradizionale. Per persuadere le donne lo staff dell’ospedale ha deciso di donare loro un pacco alimentare quando, una volta al mese, vanno a farsi controllare e a prendere i farmaci. Un altro grave problema che affligge questo territorio è la denutrizione infantile, assai diffusa. A causarla è non solo l’indigenza ma anche la mentalità della popolazione: in Guinea-Bissau gli anziani e i maschi adulti sono le figure più importanti e onorate della società: le donne, sulle cui spalle ricadono interamente la cura e il mantenimento dei figli, contano assai poco. I bambini sono molto trascurati e si presta scarsa attenzione alla loro alimentazione. In ospedale i piccoli che risultano denutriti sono inseriti in due programmi: il primo, dell’Unicef, è riservato alla denutrizione grave; il secondo, proposto dal World Food Programme, è dedicato alla denutrizione moderata. Vi è anche un terzo programma, ideato da suor Valeria e dai suoi collaboratori, volto a prevenire la denutrizione: prevede la distribuzione di uno speciale cibo per la prima infanzia composto da alimenti locali molto nutrienti. Inoltre, l’ospedale organizza regolarmente incontri singoli e di gruppo per spiegare alle mamme come accudire e nutrire correttamente i bambini. «L’opera che svolgiamo sta dando buoni risultati», prosegue suor Valeria. «Crediamo però che per sostenere efficacemente la maternità e aiutare questo popolo a cambiare il proprio sguardo sulle donne e i bambini, sia necessario ampliare l’azione educativa e intervenire sulla formazione delle giovani generazioni. Per questa ragione, il progetto cui teniamo maggiormente è l’apertura di una scuola: siamo convinte che l’istituzione scolastica possa svolgere un ruolo strategico nell’edificazione di comunità che rispettino, aiutino, onorino le mamme e i loro piccoli». E riflettendo sulla propria esperienza, afferma: «La dimensione missionaria mi appartiene, mi rende felice: non saprei vivere diversamente. Sono grata al Signore che largamente benedice la nostra opera: con la Sua grazia, nonostante i pochi mezzi di cui disponiamo, riusciamo a riportare in vita bambini che parevano irrecuperabili e a risolvere problemi delle mamme che sembravano insormontabili. Quest’azione del Signore continuamente rafforza il mio desiderio di essere un Suo strumento e aiutare queste creature». Voler bene generando vita buona: così funziona la logica della generazione.
di Cristina Uguccioni

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Ultimo aggiornamento Giovedì 21 Gennaio 2021 17:31
 
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