In collaborazione con le educatrici del Centro Zerosei, il tecnico della riabilitazione Rossana Mannini, la Responsabile U.O. Servizi Educativi per l'Infanzia del comune di Empoli Roberta Cardini, il neuropsichiatra infantile della ASL11 referente per questa attività dr. Bruno Sales e previa loro autorizzazione abbiamo cercato di relazionare quanto abbiamo fatto per divulgare questo progetto partendo da Handimatica 2008 http://www.handimatica.it/Handi2008/SpazioLibero2008/29-Asl11.htm Handimatica 2008: Empoli porta il suo contributo grazie ad una stretta collaborazione tra Comune, Azienda USL 11 e GOLEM. Handimatica è una mostraconvegno nazionale che si tiene a Bologna ogni due anni dal tema “Le tecnologie informatiche e telematiche per l'integrazione delle persone con disabilità”. Quest'anno nell'ambito della sessione “Comunicabilità” è stato presentato il Progetto di esperienza “Esploro, scopro, conosco”, realizzato dal tecnico della riabilitazione Rossana Mannini con la cooperazione delle educatrici del CentroZeroSei, con la collaborazione della dr Roberta Cardini psicopedagogista del Comune di Empoli e con la supervisione del dr Bruno Sales, Neuropsichiatra Infantile della Azienda USL 11 di Empoli. Questo progetto è nato per aiutare un bambino speciale di 6 anni che presenta un livello cognitivo senso motorio, difficoltà di concentrazione, assenza di linguaggio verbale e difficoltà nella comunicazione, ma mostra curiosità e desiderio di crescere. Per aiutarlo serviva uno supporto informatico dedicato (hardware + software) che soddisfacesse contemporaneamente queste esigenze: che catturasse la sua attenzione e con cui potesse interagire in base alle sue competenze e che tutto questo fosse facilmente e velocemente realizzabile. Sul mercato, ad oggi, non è disponibile un software che risponde contemporaneamente a tutte queste necessità. Pertanto, grazie soprattutto alla sensibilità e alla professionalità delle educatrici, è stato costruito un software “su misura” per questo bambino speciale. Utilizzando un sistema completamente opensource (libero e gratuito) sono state realizzate delle presentazioni che rievocano le esperienze senso motorie emotive relazionali più significative vissute dal bambino nel passato recente a casa e a scuola al fine di stimolare, ampliare curiosità, attenzione, ascolto, ricordo, intenzionalità..., promuovere il passaggio dall'intelligenza sensomotoria all'intelligenza rappresentativa (oggettoparolaimmagine), stimolare la comprensione della frase soggettoverbocomplemento oggetto. Sono state poi, con le stesse finalità, realizzate presentazioni relative all'esplorazione dell'ambiente e di semplici storie. Il Computer, attraverso cui il bambino interagisce con le sequenze di immaginisuoni è stato donato dall'associazione G.O.L.EM. che da sempre si occupa della difficile arte del “Trashware”, cioè del recupero di materiale informatico dismesso da aziende e privati. Questi computer vengono resi idonei ad un nuovo utilizzo sostituendo il sistema operativo Windows con una versione di Linux adeguata e installando la versione dei programmi con esso compatibili. Questi nuovi programmi sono del tutto liberi da licenze di ogni sorta e quindi è possibile donare i computer senza vincoli a chi ne ha bisogno. Teniamo a precisare che l'esperienza del Centro Zerosei, pensata per un bambino speciale e poi estesa a tutti i bambini della stessa età mentale, è riproducibile in qualsiasi scuola se si ha un minimo di dimestichezza al computer. La cosa importante, in questa esperienza, è costituita dalla coordinazione tra tutte le figure che seguono i bambini speciali da vicino e condividono il P.E.I (progettazione educativa individualizzata): il neuropsichiatra, la psicopedagogista, la logopedista, il tecnico della riabilitazione, tutte le educatrici. Infatti, il bambino vive la sua esperienza educativa tra tutti loro oltre che nella famiglia. Dopo una attenta osservazione del bambino speciale viene pensato un intervento riabilitativo. Le strategie (tecniche specifiche di insegnamento con specifici obiettivi) pensate devono tenere presente la globalità del bambino, la sua unicità, i suoi sentimenti, i sui interessi, i suoi desideri. Ciascun bambino è unico per cui non esiste una metodologia valida per tutti, ma una chiave individuale promotrice dello sviluppo di “quel bambino”. Il computer può diventare uno strumento didattico promotore della crescita se: ● le esperienze sensoriali – emotive – relazionali, vissute nel legame emotivo con l'adulto, costituiscono il contenuto delle presentazioni. ● le immagini vengono proposte alla presenza di un adulto significativo che condivide l'esperienza percettivocognitiva fungendo da mediatore relazionale. . Il tecnico della riabilitazione e le educatrici del Centro Zerosei di Empoli saranno felici di condividere l' esperienza al computer con tutti coloro che vorranno. I genitori di Niccolò Alessandro e Paola
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