News dai campionati mondiali di wheelchair di Hannover - il bronzo di Susanna e Sebastian |
Scritto da Alessandro | |||
Venerdì 24 Dicembre 2010 22:07 | |||
Venerdì 24 Dicembre 2010
Carissimi, vogliamo segnalarvi un articolo sul Corriere della Sera di oggi di cui riportiamo il testo e in allegato il ritaglio di giornale. Ricordate Susanna la nostra amica ballerina? Ebbene fa ancora parlare di se in giro per il mondo... --- Insieme a Sebastian è arrivata terza ai campionati di «weelchair dance sport» ad Hannover Susanna, un valzer mondiale «Ballo e scordo la carrozzina» Premiata dal sindaco: «Quando mi trucco per l'esibizione entro in una fiaba» Paralizzata da una banale infezione a 13 anni. Quattro anni fa la scoperta della danza «Tutti possiamo fare tutto» PONTASSIEVE Trentotto anni di battaglia contro la sfortuna, le di scriminazioni e la diffidenza, ma alla fine il sogno si avvera; grazie alla dan za, che diventa l'occasione del riscat to. E' la storia di Susanna Spugnoli, una disabile di Pontassieve che ai campionati mondiali di «weelchair dance sport» di Hannover ha conqui stato la medaglia di bronzo. In coppia con il 22enne Sebastian Mureddu, un maestro di danza di Cecina, il 6 e il 7 novembre ha incantato un pubblico venuto da tutto il mondo, lasciandosi alle spalle ben ventidue coppie. Lui in piedi, lei in carrozzina, a misurarsi in sei diversi stili, dal valzer al tango, fino al velocissimo quick step. Ieri, il sindaco di Pontassieve, Marco Mairaghi, di fronte alla giunta e al Consi glio comunale, ha consegnato a Su sanna una targa per celebrare i suoi meriti sportivi. Lei, commossa e feli ce, ha detto: «Mi dispiace solo che og gi Sebastian sia a casa con la febbre. Essere qui in due sarebbe stato bel lissimo». Quella di Susanna è una sto ria di lotta tenace contro la sfortuna e la diffidenza: «Sono nata con un difetto congenito, la spina bifida - rac conta - ma, grazie a tanti sacrifici, a quattro anni ho cominciato a cammi nare. Poi, a tredici anni, il 21 marzo 1985, una banale infezione, un'otite, si è estesa fino alla schiena e ha finito per paralizzarmi le gambe». «E' successo in un momento - spiega - un attimo prima ero in piedi, un attimo dopo ero per terra, per sempre». Ma non si è mai abbandona ta al pessimismo: «Ho intuito subito che non avrei più camminato - dice - ma un minuto dopo ho deciso che dovevo darmi da fare». Prima di di ventare impiegata alla Croce Azzurra di Pontassieve, Susanna si è diploma ta, ma non senza difficoltà, perché a scuola si era trovata di fronte alla stupidità di molti compagni e persino di alcuni insegnanti: «A volte si arrivava anche alla presa in giro - dice - ma ho imparato sulla mia pelle che certe cose non bisogna farle succedere. Basta girarsi da un'altra parte». Così, ha iniziato a cavarsela da sola, a spostarsi malgrado le tante barriere architettoniche, a guidare, a fare la spesa senza bisogno d'aiuto. Quattro anni fa, la svolta: Susanna scopre la danza come una nuova forma di espressione e di libertà: «Quando bailo mi sembra di sognare - spiega - è così bello che persino quando mi vesto e mi trucco in camerino mi sembra di essere in una fiaba». E ora, col suo bronzo al collo, manda un messaggio di speranza: «La mia sto ria è la prova che tutti possiamo fare tutto - spiega - Spero che il mio possa essere un esempio perché cia scuno trovi il coraggio per inseguire i propri sogni». Giulio Cori
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