Questa locandina è accompagnata dal racconto di Laura Ferraresi per offrire uno spunto di riflessione per chi volesse proporre un proprio racconto:
FOXY LA VOLPE E LA PARTITA DI CALCIO A ZOPPINO
Nel bosco della Grande Quercia tutti i cuccioli vanno a scuola. Questa scuola non è fatta di muri o di porte o di finestre, è molto più semplicemente un grande prato in mezzo al quale si erge maestosa la Grande Quercia. Sotto al grande albero i cuccioli trovano rami forti su cui arrampicarsi durante la primavera, ombra durante le calde giornate estive, ghiande per giocare durante l’autunno, e un soffice tappeto bianco di neve alla base del tronco durante l’inverno.
Tutti i cuccioli sono felici di andare alla loro scuola per fare scoperte nuove, per giocare e per farsi degli scherzi sotto lo sguardo attento della loro maestra Rosetta la Civetta.
Un giorno arrivò alla scuola un nuovo cucciolo: era una piccola volpe che era nata con una zampa in meno e camminava zoppicando. La Maestra Rosetta la civetta conosceva bene la sua storia e le difficoltà che aveva dovuto superare durante la sua giovane vita.
Foxy, così si chiama la nostra piccola volpe, era molto triste e si sentiva molto sola. Infatti le sue amiche volpi non la chiamavano spesso a giocare insieme, perché era troppo lenta, e aveva sempre bisogno di aiuto per saltare un fosso, o per scendere da una collina e tutte loro si erano stancate di aiutarla e alle volte la prendevano anche in giro. Così aveva smesso di uscire dalla sua tana, rimanendo sempre nel suo piccolo angolo dove dormiva, e dove ogni tanto leggeva, sì perché Foxy adorava leggere libri.
I suoi genitori, un giorno, decisero di trasferirsi in un’altra parte del Bosco, dove speravano di riprendere la loro vita più serenamente lontano dalle difficoltà che quotidianamente doveva affrontare Foxy. In cuor loro speravano che cambiando bosco, forse la loro piccola avrebbe potuto fare nuove amicizie. Così, come tutti i bravi genitori, portarono Foxy alla scuola della Grande Quercia.
“Cuccioli, oggi vi presento una nuova compagna che da poco si è trasferita in questa parte del Bosco e che da ora in poi verrà alla nostra scuola. Questa è Foxy” disse la maestra Rosetta la civetta.
“Ciao” disse Foxy vergognandosi con una voce che quasi non si sentiva.
“Ciao Foxy” gridarono con gioia Trudy la scoiattolina, il coniglietto Giocobalocco, Riccio Pasticcio, Lella la coccinella, Gio la lumachina, Gugù il gufetto, Betta la ranocchietta.
“Oggi, per festeggiare l’arrivo di Foxy ho preparato una torta e dopo averla mangiata insieme potrete andare a giocare” disse la maestra Rosetta la civetta.
I cuccioli mangiarono in tutta fretta la torta, perché volevano andare subito a giocare nel prato. Solo Foxy rimase accovacciata sotto la Grande Quercia. La Maestra Rosetta sapeva benissimo cosa c’era nell’animo di Foxy, ma sperava tanto che anche i suoi cuccioli se ne accorgessero, aveva molta fiducia in loro. Aveva tante volte spiegato l’importanza di aiutarsi l’uno con l’altro, e di trovare sempre un modo per giocare insieme.
I cuccioli avevano deciso di fare una partita a calcio e si divisero subito in due squadre, mentre la lumachina Giò avrebbe fatto l’arbitro da un ramo della Grande Quercia. Fu proprio lei ad accorgersi che Foxy era rimasta con la maestra. Allora prese il suo fischietto dell’amicizia, che usava quando uno dei cuccioli era in difficoltà, e fischiò con tutta la forza che aveva. Tutti i cuccioli si riunirono nuovamente sotto i rami della Quercia incuriositi da quel richiamo.
“Perché ci hai chiamati? Cosa è successo?” domandò Ricciopasticcio.
“Foxy non è con voi” rispose subito Giò.
“Perché non vieni anche tu a giocare?” chiese Trudy la scoiattolina.
“Non ne ho voglia” rispose timidamente Foxy.
“Ma a tutti piace giocare a calcio, dai vieni anche tu” aggiunse il coniglietto Giocobalocco.
“Ho detto di no” disse Foxy alzandosi e spostandosi un po’ più in là.
Tutti i cuccioli a quel punto si accorsero che non aveva una zampa e compresero che quello sarebbe stato un problema e che dovevano trovare subito una soluzione.
“So io come fare” disse pieno di entusiasmo Riccio Pasticcio “dobbiamo tutti trovare un rametto e legarcelo a una zampa così anche noi zoppicheremo come Foxy e saremo in questo modo tutti uguali e potremo giocare la nostra partita di calcio.”
Fu così che i cuccioli andarono a cercare il proprio rametto, se lo legarono alla stessa zampa che mancava a Foxy e andarono a chiamare la loro nuova amica.
“Foxy ora devi proprio venire a giocare con noi” disse Trudy la scoiattolina.
Foxy si alzò per allontanarsi un altro po’, ma si accorse che tutti i cuccioli avevano una zampa bloccata da un rametto e solo in quel momento comprese cosa avevano fatto: erano tutti diventati come lei, senza una zampa. Sì sentì la volpe più felice di questo mondo, poteva giocare a calcio anche lei, perché i suoi nuovi amici erano diventati come lei, con una zampa in meno perché bloccata da un rametto. Foxy da quel giorno diventò bravissima a giocare a calcio e a correre e anche a saltare i fossi. La fiducia in se stessa cresceva ogni giorno sempre di più e quando cadeva o inciampava non se la prendeva se Ricciopasticcio rideva, perché sapeva benissimo che non la stava prendendo in giro, ma semplicemente rideva perché era buffa.
Riflettiamo insieme
Quante amicizie fai a scuola, quanti nuovi compagni o compagne alle volte si aggiungono alla tua classe nel corso degli anni. Sono certa che se ci rifletti un po' sopra ti verrà in mente il nome di un tuo amico o di una tua amica che è arrivata nella tua aula quando l'anno scolastico era già iniziato. E poi ci sono quegli amici che sono più speciali degli altri, perché sono diversi da te per un evento che è capitato loro: un incidente, una malattia, una difficoltà al momento della loro nascita che li ha resi più deboli fisicamente. Con loro probabilmente non potrai giocare a calcio, o a nascondino, o fare una partita di pallavolo, ma certo con loro puoi parlare, cantare, fare i compiti insieme, recitare per lo spettacolo di fine anno, disegnare magari con un po' del tuo aiuto. Con loro farai, nella bella stagione, una bella gita scolastica con tante foto buffe che vi scambierete per avere dei ricordi in comune che vi accompagneranno per il resto della vita e di cui sarai felice perché lui o lei è il tuo amico e stare insieme è bello, fare le cose insieme è bello.
by Laura Ferraresi |