AmicidiNik
Il calendario della solidarietà 2015 PDF Stampa E-mail
Scritto da Alessandro   
Mercoledì 08 Ottobre 2014 09:22

Con questa letterina abbiamo invitato i bambini della scuola primaria di Pozzale a fare un disegno sul nuovo tema di quest'anno concordato con le maestre: Il Coraggio.

Per la presentazione a scuola è intervenuta Laura Ferraresi di Radio Voce della Speranza di Firenze e ha letto questa storia...

L’UCCELLO DALLE MILLE VOCI : Giacomo è un bambino di 10 anni che ama ascoltare la musica dal suo I Pod indossando le cuffiette. Non si stacca mai dalla musica e dal suo I Pod facendo arrabbiare molto i suoi genitori, perché non li ascolta mai. Una mattina, mentre erano in vacanza in un paesino in collina ,accadde una cosa molto strana: al suo risveglio Giacomo trovò i suoi genitori stranamente silenziosi e con uno strano sorriso sul viso. Anche gli abitanti del paese erano diventati tutti silenziosi e tutti con lo stesso strano sorriso. Giacomo decise di uscire dalla casetta che stavano occupando per quei giorni estivi per cercare di scoprire che cosa fosse accaduto. Camminando per le stradine del paesino,stranamente silenziose, incontrò Lisa che,un po’ agitata, gli dice: “Che cosa sta accadendo? Tu mi sembri l’unico normale,qui. Hanno tutti quello strano sorriso e nessuno parla,nessuno sa dirmi qualcosa. E poi questo terribile silenzio. Scusami, non ti ho neanche detto come mi chiamo: sono Lisa”

Disse tutto d’un fiato e Giacomo comprese che anche lei era preoccupata quanto lui.

Ah meno male che non solo l’unico a pensare che qualcosa di veramente strano sta accadendo. Ciao, Lisa, sono Giacomo e sono venuto qui in vacanza insieme ai miei genitori. Anche io, come te, ho cominciato a preoccuparmi un po’ da quando mi sono alzato: non ho sentito la mamma che mi urlava che era ora che mi svegliassi. Sai di solito faccio molto tardi ad ascoltare musica con il mio I Pod. Così sono sceso di sotto e ho trovato i miei stranamente silenziosi davanti alla loro tazza di caffè,che tra l’altro non avevano ancora bevuto.

E’ tutto cosi diverso dal solito,non so come spiegartelo.” Disse Giacomo, anche lui un po’ agitato.

Che ne pensi se andassimo un po’ in giro per il paese e vedere se qualcun altro è come noi ?” propose subito Giacomo a Lisa.

Andiamo! Con te mi sento più tranquilla, credevo di essere la sola ad essere diversa. Mi sembrava di fare un brutto sogno. Ehi, dimmi, sto forse sognando? Dammi un pizzicotto. ” disse Lisa. “Ahi, fai piano!!!” aggiunse dopo che Giacomo le aveva dato un pizzicotto come aveva chiesto.

Entrambi si resero conto che non stavano vivendo un sogno, così, un po’ sospettosi si incamminarono per le vie del paese. Ad un tratto si accorsero di uno strano rumore che proveniva proprio da una stradina sulla loro destra. Era come un picchiettare su qualcosa, forse un leggero martellare. Era anche l’unico suono che avevano sentito in tutta la mattina, oltre al suono delle loro voci. Seguirono quel martellare cadenzato, lento e preciso e si ritrovarono davanti alla bottega di una vecchia calzolaia. Era ripiegata sul suo piccolo tavolo da lavoro e stava martellando su un pezzo di cuoio inchiodato a un pezzo di legno che aveva la forma di una scarpa.

La vecchia alzò lo sguardo e guardando i ragazzi, disse :” Vi stavo aspettando. Ci avete messo un po’ a trovarmi” .

Giacomo e Lisa, stupiti, si guardarono a loro volta. Come sarebbe a dire che li stava aspettando, non avevano un appuntamento con lei. E poi chi l’ aveva mai vista prima? Beh, Lisa la conosceva. Ogni tanto le portava le scarpe della nonna a far risuolare, ma anche lei non aveva fissato nessun incontro con lei. Non è come andare dal dentista, dalla calzolaia si va e basta!

Vi sarete certamente accorti di quello che sta accadendo al paese e ai suoi abitanti?” riprese la vecchia calzolaia.

C’è uno strano silenzio e tutti hanno quello strano sorriso sul viso e nessuno parla” disse Giacomo.

Da tempo temevamo che ciò accadesse. Molti credevano che fosse solo una leggenda, ma io sapevo che tutto ciò prima o poi sarebbe accaduto. Vedete, ragazzi, ho imparato a leggere la vita delle persone attraverso le loro scarpe e a comprenderne il destino. Un tempo le persone camminavano di più per tante ragioni: per andare al lavoro, per incontrare un amico, o per raggiungere la propria innamorata”.

Ma che vuol dire? Che legame c’è con quello che sta accadendo?” domandò Lisa.

Cosa hai detto? Dovresti parlare più forte, purtroppo sono sorda!!” disse la vecchia ciabattina.

Non vedo nessun legame tra il fatto che oggi si cammini di meno e questo incredibile silenzio” urlò Lisa.

Cara ragazza, ti sbagli. Camminare non è solo l’atto del muoversi da un posto all’altro, ma esprime anche il desiderio di incontrare persone, raggiungere luoghi godendo il viaggio, dandosi il tempo dell’ascolto di tutto ciò che ci è intorno. Si ascolta anche con i piedi ,lo sapevi? Prova a camminare per lungo tempo con delle scarpe che non sono morbide, che non lasciano respirare il tuo piede, che non sostengono il tuo passo. Dopo un po’ ti sentirai così stanca che non ti accorgerai cosa sta accadendo intorno a te. Oggi si cammina poco, si incontra poco e si ascolta poco e di conseguenza si dà poco valore alle scarpe che indossiamo, si dà poco valore ai nostri piedi, alle nostre radici. Ecco perché in paese è passato l’Uccello dalle Mille Voci . Secondo la leggenda l’uccello dalle Mille Voci giunge quando i tempi della confusione sono maturi. Vola di notte sopra paesi e città e ruba, col suo stridulo e agghiacciante canto, le voci alle persone, i suoni alla natura, il cinguettio agli uccelli e tutto si fa silenzio.”

Perché noi non abbiamo perso le nostre voci?” domandò Lisa con un tono di voce alto affinché il vecchia la sentisse.

Cosa stavate facendo l’altra sera?”

Io stavo ascoltando la musica dal mio IPod indossando le cuffie.” Rispose Giacomo.

Io stavo studiando sulle mie tastiere, provando e riprovando e anche io indossavo delle cuffie per non disturbare la nonna” aggiunse Lisa.

Ecco ,in quel momento le vostre orecchie erano chiuse dalle cuffie che indossavate e, quindi, non avete sentito il canto dell’Uccello dalle Mille voci. Questo vi ha salvato. E per quanto riguarda me…..beh sono sorda come una campana!!!!”

Ma esiste un modo per far ritornare tutto come prima? Non mi piace vedere i miei genitori in questo stato. Preferivo quando mia mamma mi urlava dietro” disse Giacomo.

Certo, il modo c’è: si dice che l’incantesimo verrà rotto solo quando si saprà riprendere il cammino e ascoltare col cuore. E questo vuol dire che bisogna camminare a lungo per trovare l’Uccello dalle Mille Voci e, una volta trovato, saperlo ascoltare senza lasciarsi inorridire dal suo canto stridulo. E’ per questo che le sue piume hanno tutte una piccola macchia a forma di cuore. Voi due siete i prescelti!”

Noi due? Ma se ci siamo incontrati oggi per la prima volta” disse un po’ stupita Lisa

E’ vero, ma non è un caso che tutti e due ieri sera stavate ascoltando della musica con le cuffie: quindi il compito di salvare tutti noi spetta a voi. Ma state tranquilli, io vi aiuterò” disse la vecchia calzolaia cercando di rincuorare i due ragazzi.

E come?” chiese Giacomo.

Vi farò un paio di scarpe per ognuno” disse la calzolaia.

Scusami se te lo dico, ma in una situazione come questa pensi proprio che un paio di scarpe ci possano essere d’aiuto?” domandò nuovamente Giacomo.

Imparerete lungo il cammino che non dovrete mai fermarvi alle apparenze; e sì, un paio di scarpe vi saranno d’aiuto perché saranno speciali, ma dovrete seguire la regola che vi darò.

Dovrete fare ogni passo ascoltando cosa vi diranno.” Disse la vecchia.

Ma cosa sta dicendo???? Secondo lei le scarpe parlano , ma Giacomo ti sembra una cosa possibile?” disse Lisa sussurrando all’orecchio di Giacomo.

Il ragazzino non rispose, sembrava rapito, incantato dalle parole della calzolaia. Certo, era tutto molto difficile da credere, ma anche quello che stava accadendo al paese, se non lo avesse visto con i suoi occhi non ci avrebbe mai creduto, pensò tra sé e sé, Giacomo.

Ecco, queste sono le vostre scarpe!” disse la calzolaia.

Ma come hai fatto, se non conosci le nostre misure?” chiese Giacomo.

Questo è ciò che credi, io conosco le misure di ogni persona ancora prima di vederla; ne ascolto con attenzione il suono dei passi così scopro quanto pesa, se ha o ha avuto qualche problema alle gambe e se è una persona sicura e socievole o timida e chiusa in se stessa. Per ognuno di loro io faccio la scarpa giusta. Per chi è sicuro e aperto verso gli altri uso delle pelli molto morbide, una suola di cuoio sottile e di solito senza lacci, facili da sfilarsi. Queste persone hanno bisogno di sentire il mondo sotto i loro piedi. Per chi è invece più timido e chiuso tendo a usare pelli un po’ più rigide, con una suola più spessa e con una allacciatura che possa essere stretta in modo deciso e che non possa slacciarsi ogni due minuti. Infatti queste persone hanno bisogno di sentirsi sostenute in ogni momento. Ma ciò che non cambia nelle mie scarpe è il fatto che sono la scarpa giusta per il piede giusto. Adesso indossate le vostre scarpe!” disse decisa la calzolaia.

Giacomo e Lisa si sedettero su due sgabelli che erano nella bottega, si tolsero le loro vecchie scarpe e indossarono quelle che la calzolaia aveva appena fatto per loro.

Appena infilati i loro piedi in quelle calzature, che a dire della vecchia avrebbero dovuto avere poteri quasi magici, si sentirono improvvisamente al centro del mondo e guardandosi l’un l’altra a bocca aperta percepirono crescere dentro di loro la certezza che avrebbero potuto scalare montagne, attraversare fiumi, percorrere sentieri scoscesi, saltare di roccia in roccia. Niente li avrebbe fermati, i loro piedi erano ben saldi al terreno e anche loro avrebbero saputo ascoltare con i piedi, come diceva il vecchia calzolaia. Si sentirono pronti ad affrontare la sfida: erano i prescelti.

Bene, ragazzi, vedo che adesso comprendete ciò che vi ho detto poco fa. Ho ancora due avvertimenti da darvi: restate sempre insieme e dovete compiere la vostra impresa entro la mezzanotte, prima che inizi il nuovo giorno.” Disse la calzolaia

Mezzanotte!!!!” disse sbalordita Lisa.

E’ mezzogiorno, la campana ha suonato, ma non l’abbiamo sentita, quindi affrettatevi: al paese e a tutti noi resta veramente poco tempo! Ma abbiate sempre in cuor vostro la fiducia della riuscita e sappiate ascoltare anche questo profondo e irreale silenzio, sarà lui ad indicarvi la via.” Disse la vecchia abbracciando i due ragazzi.

Giacomo e Lisa si incamminarono verso il bosco, lasciando il paese alle loro spalle. I loro passi erano sicuri e lunghi.

Ma non sembra anche a te di camminare in maniera diversa? Non so come spiegartelo……ho come la sensazione di avere delle gambe lunghissime” disse Giacomo a Lisa appena entrarono nel bosco.

E’ vero!!!! E’ così che mi sento anche io. Ah, se fosse qui mio papà, sono certa che non resterei indietro. Lo sai come lo chiamo….Papà Gambalunga, perché ha gambe lunghissime e faccio sempre molta fatica a camminare al suo fianco. Ma con queste scarpe ai piedi sarebbe lui a chiamarmi Lisa Piè Veloce.” Aggiunse Lisa.

Ma da quanto tempo stiamo camminando?” chiese Giacomo.

Non saprei. Non mi sento affatto stanca, e tu?”

Anche io sto bene, se non fosse per questo silenzio terribile. Il bosco è spaventosamente muto. Meno male che posso sentire almeno la tua voce. Ma cosa ci ha detto la vecchia calzolaia? Di ascoltare anche questo silenzio perché ci avrebbe indicato la via. Cosa avrà voluto dire secondo te?” domandò Giacomo a Lisa.

Non lo so, ma deve essere così perché tutto ciò che ci ha detto fino a qui è stato vero.” Rispose Lisa che improvvisamente si fermò e anche il suo respiro sembrava si fosse fermato.

Giacomo si inquietò. Il silenzio del bosco sembrava fosse diventato ancora più profondo, quasi doloroso, come quando si spingono forte le dita sulle orecchie e cominciò a gridare a Lisa:

Lisa, Lisa che ti succede? Dimmi stai male? Ti prego rispondimi?”

Schhhh” fece Lisa portandosi il dito indice davanti alla bocca.

Giacomo si zittì, rimanendo un po’ con il fiato sospeso.

Lisa gli fece cenno con la mano di avvicinarsi.

Erano entrambi sotto una grande quercia. Una brezza leggera stava accarezzando le sue foglie, ma nessuno rumore o suono o fruscio che fosse si riusciva a sentire.

Senti niente?” chiese Lisa.

Mi stai prendendo in giro? Ti devo forse ricordare che stiamo cercando l’Uccello dalle Mille Voci che ha rubato tutti i suoni?” rispose Giacomo un po’ nervosamente.

Sciocco, non devi ascoltare con le orecchie, ma con i piedi. Non ti ricordi più il motivo per cui il calzolaio ci ha fatto queste scarpe? Non ti ricordi che ci ha detto che grazie a queste calzature speciali avremmo imparato ad ascoltare con i piedi?” rispose Lisa “E adesso dimmi se senti qualcosa. Non senti, forse, uno strano tremore sotto i piedi?”

Ora che me lo fai notare……è vero, è come una leggera vibrazione proprio qui ,sotto di noi. Cosa potrebbe essere?”

Non saprei. Proviamo a spostare un po’ di foglie” disse Lisa.

Così i due ragazzi si chinarono verso le radici della quercia e iniziarono a scostare foglie gialle ,ghiande, piccoli sassi e rametti, quando ad un tratto Giacomo urlò:

Qui ci deve essere qualcosa, il tremolio è più forte!!!!”

Alzarono una zolla di terra indurita dal sole, che aveva preso la forma di un masso e lì sotto trovarono una strana piuma che vibrava come fa il cellulare quando non vogliamo che squilli.

Giacomo la prese tra le mani e quasi gli stava per cadere da quanto tremava.

Io non ho mai visto una piuma fare così” disse Lisa.

Nemmeno io. Però Lisa, guarda qua. Questa non è forse una macchia a forma di cuore?”

Fammi un po’ vedere….. è vero, è proprio una macchia a forma di cuore!!!! Questa è una piuma dell’Uccello dalle Mille Voci e questo vuol dire….”

“….che siamo sulla strada giusta” dissero insieme i due ragazzi.

Attento!!! Così ti scappa!!!” fece appena in tempo a dire Lisa, quando la piuma letteralmente volò via dalle mani di Giacomo.

Ma come è possibile!!!!! Vedrai, sarà stato il vento…..cadrà a terra, fra poco.” Disse Giacomo.

Giacomo, non ti ricordi quello che ci ha detto il vecchia calzolaia? Niente è come sembra! E a me sembra che la piuma stia volando da sola e secondo me si sta dirigendo verso l’Uccello dalle Mille Voci”.

Che stupido!!! Hai proprio ragione!!!! Dai, Lisa ,corriamo o rischiamo di perderla di vista!!!!”

I due ragazzi si precipitarono all’inseguimento della piuma, balzando sui clivi del monte, tra albero e albero, come due agili cerbiatti.

La piuma davanti a loro e il bosco ormai, laggiù, dietro alle loro spalle.

Il pendio del monte si era fatto più ripido e i cespugli si erano sostituiti agli alberi.

Lisa, la vedi?” chiese Giacomo all’amica.

Sì, è non è bello ciò che vedo” rispose.

Cosa intendi” domandò Giacomo nuovamente.

Che è arrivata quasi sulla cima del monte. Il che vuol dire che dobbiamo arrivare fin lassù”.

Ok, la vecchia calzolaia ha detto che siamo noi i prescelti, quindi dovremo arrivare fin lassù e, non vorrei agitarti Lisa, ma il sole sta già tramontando”.

Non ce la faremo mai!” disse sconfortata Lisa.

Non lo pensare nemmeno. Dobbiamo aver fiducia, ricorda!”

Bene, ce la possiamo fare! Vai avanti tu” disse decisa Lisa, a quel punto.

Con forza, coraggio e determinazione i due amici iniziarono la loro scalata.

Ormai la piuma non la vedevano più, ma sapevano in cuor loro che l’Uccello dalle Mille Voci non poteva che essere sempre più vicino.

Come va Lisa?” domandò Giacomo.

Non mi sono mai sentita così bene. I miei piedi è come se sapessero esattamente dove doversi appoggiare. E’ proprio vero quello che ci ha detto la vecchia calzolaia: queste scarpe sono veramente speciali”.

Anche io ho la stessa sensazione. Mai per un attimo ho temuto di scivolare. Allora, Lisa, cerchiamo di arrivare sulla cima il prima possibile, ce la possiamo fare!” aggiunse Giacomo.

Salendo si accorsero che il pendio del monte, ad un certo punto aveva come una rientranza quasi fosse una piccola terrazza.

Forza Lisa, fai ancora uno sforzo che qui ci possiamo fermare per un po’” disse Giacomo rivolgendosi indietro verso l’amica.

Eccomi, ce l’ho fatta……Giacomo la piuma è proprio dietro di te, voltati presto!” Disse Lisa.

Giacomo si voltò e vide la piuma volare verso l’apertura di una grotta e fece segno all’amica di seguirlo.

Insieme entrarono cautamente, anche perché la luce all’interno era veramente poca.

Là, sul fondo, videro qualcosa muoversi e si bloccarono quasi senza respiro. Quell’ombra si stava avvicinando a loro ….. tutto era avvolto da un profondo silenzio, quando all’improvviso videro un enorme uccello tutto grigio e nero con piume lunghissime che li stava fissando dritto negli occhi.

I due ragazzi compresero subito che quello era l’Uccello dalle Mille Voci e che ormai erano arrivati alla resa dei conti. Fra poco quell’uccello avrebbe fatto il suo grido e che sarebbe successo a loro due?

E così accadde.

L’uccello aprì il suo becco e lanciò il suo canto lacerante.

Il dolore che Giacomo e Lisa provarono alle loro orecchie fu quasi insopportabile che stavano quasi per svenire, quando improvvisamente dalle suole delle scarpe che aveva fatto il calzolaio uscì una radice profonda che si andò a conficcare nella roccia della grotta facendo scorrere lungo le gambe dei due amici la forza e l’energia della terra.

I due ragazzi si sentirono rinvigoriti da questa nuova e potente energia, si presero per mano e seppero, in quel preciso momento cosa avrebbero dovuto fare: chiudere gli occhi e ascoltare come quando ascoltavano rapiti la musica suonata sulle tastiere o quella dell’IPod.

Il grido agghiacciante dell’Uccello dalle Mille Voci diventò meno forte e ciò che prima sembrava un canto stridulo lentamente si trasformò in una armoniosa melodia. Da sotto le ciglia abbassate dei ragazzi scesero due calde lacrime che rigarono le loro guance cadendo tra le zampe dell’Uccello dalle Mille Voci, il quale sfiorò i loro visi con le sue lunghe piume.

Giacomo e Lisa aprirono gli occhi e davanti a loro videro un uccello meraviglioso grande quanto un albero del bosco, con piume lunghissime color oro, arancione e con una piccola macchia verde a forma di cuore. Rimasero qualche minuto a guardare e ad ascoltare, sbalorditi quando l’Uccello dalle Mille Voci li spinse dentro un buco che c’era nella grotta. All’interno c’era uno scivolo e i due amici, gridando sgusciarono velocemente verso il basso per poi venir quasi sputati, fuori, su un morbido mucchio di foglie gialle. Erano di nuovo ai piedi del monte che avevano appena scalato e ridendo come pazzi videro planare verso di loro il grande Uccello che continuava a cantare melodiosamente il suo canto.

Insieme ripresero il cammino verso il paese a passi lunghi e veloci guidati dall’Uccello dalle Mille Voci.

La luna piena era già alta nel cielo quando Giacomo e Lisa entrarono nel vicolo del villaggio che portava alla bottega della vecchia calzolaia.

Improvvisamente la campana del campanile iniziò a fare i suoi rintocchi.

I due amici si fermarono a contare:

Uno, due, tre,…….12…mezzanotte, è mezzanotte, ce l’abbiamo fatta!!!!” dissero a squarciagola e vennero raggiunti da voci, risate, rumori di bicchieri che tintinnavano e poi una fisarmonica a cui si aggiunse una chitarra.

Non poterono quasi credere a ciò che stavano vedendo: lungo tutto il vicolo, a partire dalla bottega della vecchia calzolaia, una lunghissima tavolata con tutta la gente del paese che mangiava e beveva.

Ma dove eravate finiti, è da un po’ che non vi vedevamo” disse la mamma di Giacomo.

Vi stavamo aspettando per mangiare tutti insieme la torta che ha preparato la calzolaia” aggiunse il papà di Giacomo.

A quel punto uscì dalla sua bottega la calzolaio, che aiutato da altre tre persone sorreggeva una gigantesca torta a forma di scarpa e passando davanti ai ragazzi, gli fece l’occhiolino e disse sussurrando “La scarpa giusta per il piede giusto

Giacomo e Lisa cominciarono a ridere a crepapelle.

Da quel giorno rimasero amici per sempre perché non è da tutti essere i prescelti a riportare l’armonia nel paese.

A proposito …… tutti ripresero a fare lunghe passeggiate per andare al lavoro, per incontrare gli amici o per raggiungere l’innamorata e la vecchia calzolaia, naturalmente, riprese a lavorare tantissimo !!!!!

 

Share/Save/Bookmark
Ultimo aggiornamento Venerdì 21 Novembre 2014 22:15
 
Nikday 2017 come è andata PDF Stampa E-mail
Valutazione attuale: / 2
ScarsoOttimo 
Scritto da Alessandro   
Lunedì 22 Maggio 2017 12:54

Un fiume di persone, un fiume di Emozioni: ecco cosa è stato il Nik-day 2017, evento annuale che lega sensibilità e solidarietà.

Anche quest'anno un Nikday all'insegna della serenità e del divertimento con molte iniziative e interventi sul palco denso di Emozioni!

Si, quest'anno il tema erano proprio le EMOZIONI che hanno animato la festa investendo i cuori degli Amici di Nik in un caleidoscopio di stimoli suscitando una miriade di sentimenti.

La nostra lista dei "Grazie" si allunga sempre più...

C'erano:

- Associazione Suonamiditè di Cortenuova (Empoli) con il Cantiere Musicale di Cortenuova

- Associazione AUSER di Empoli

- Associazione GOLEM di Empoli

- Antonio Masoni ceramiche di Montelupo

- Alessio Terreni animazione con Valentina

- Antica Falconeria Toscana di Fucecchio

- Il Cantiere Musicale di Cortenuova (Empoli)

- Il Centro Attività Musicali di Empoli

- Smart Television professional video

 

- il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, comando prov.le di Firenze

- la Confraternita di Misericordia di Empoli

- la Pubblica Assistenza di Empoli

 

I nostri sponsor:

- Carpel srl Via Leopoldo Giuntini, 19 - Empoli
- Colorificio Cappelli Via Gian Battista Vico, 28 - Empoli
- Panificio Antico Forno Squillace Via Val D'Orme Nuova 139 - loc. Pozzale Empoli
- Bar pizzeria il Coccodrillo Via Val D'Orme Nuova 135 - loc. Pozzale Empoli
- Bar il Terrafino via g. di vittorio. 6 - Empoli
- Bar Azzurro pizzeria Piazza della Vittoria, 42 - Empoli
- Agripane Via del Pentathlon 2 - Empoli
- Punto Simpli - Fratelli Pucci di Pucci Claudio & C. Via Isonzo, 27, 50053 Empoli
- Macelleria di Pinzani Doriano Via Ponzano, 148 - Empoli 
- Sezione soci Coop Via Raffaello Sanzio 199 - Empoli 
- Casa del popolo di Pozzale via sottopoggio per s. donato 21 - Empoli
- Bar Butterfly Via Giuseppe del Papa, 68 - Empoli

 

Le Emozioni non sono mancate sul "PALCO DELLE EMOZIONI":

- Dopo l'apertura della Festa e l'inno degli “Amici di Nik” (“C’è  sempre il Sole!” di Enrico Piro), il saluto dell'ass.re alle politiche sociali Arianna Poggi che ha ricordato come questo evento sia un ottimo motivo di orgoglio per la frazione di Pozzale dove tutti si muovono intorno all'accoglienza dei "più piccoli".

- Il Prof. Andrea Fornai con i ragazzi della Classe II E della Scuola Secondaria di Primo Grado Busoni Vanghetti hanno presentato un Concerto di flauti.

- Il Prof. Sandro  Bagni ed il gruppo “Giovani Ensemble” del CAM di Empoli si sono esibiti in un saggio musicale da veri professionisti.

- Molto toccante e sentita la presentazione del nuovo libro degli Amici di Nik sul tema delle EMOZIONI a cura di Monia Balsamello e Mario Costanzi.

- Il Cantiere Musicale di Cortenuova ed il Piccolo Coro della Scuola Primaria di Pontorme hanno cantato la bellissima canzone sulle EMOZIONI di Mario Costanzi.

- I ragazzi della II E della Scuola Vanghetti hanno rappresentato i loro racconti scritti ed inseriti nel libro 2017 degli Amici di Nik con una profondità di sentimento e vita vissuta molto commovente.

- L'esibizione dell’Antica Falconeria Toscana ha coinvolto il pubblico facendo volare la poiana di Harris tra le braccia di alcuni spettatori!

- L'Ing Nicola ciannelli, dirigente vice direttore del comando provinciale dei vigili del fuoco di firenze, ha letto un passaggio del libro di Gino Cacace capo reparto VVF in pensione che descrive la vita del vigile del fuoco come una partita a scacchi e come questa sia caratterizzata da obbiettivi paure e purtroppo perdite. Ciannelli traendo spunto dalle parole di Cacace ha poi raccontato della propria esperienza a Rigopiano e di come le emozioni si siano susseguite inarrestabili quasi a creare un vortice interno. Le forze per non mollare ed andare avanti, in quel momento come del resto in tutti gli interventi sono state la squadra, l'inclusione, la professionalità.

- Marco Mainardi della Confraternita di Misericordia di Empoli riporta le emozioni del soccorritore d'urgenza con le soddisfazioni degli interventi a lieto fine che a volte si fanno presenti anche a distanza di tempo.

- Eleonora Gallerini presidente della Pubblica Assistenza di Empoli riporta l'esperienza del progetto Valery attivo ormai da diversi anni e della volontà di aiutare il prossimo nella realizzazione di nuovi progetti di vita, come quello di dotare di un moderno pulmino attrezzato per disabili la casa famiglia di Padre Slavomir a Gomel.

- Beppe Salusti "Mister 00" ha presentato l’album di figurine solidali della squadra degli Amici di Nik con orgoglio ed emozione per le esperienze vissute con Nik nella squadra.

 

Oltre alle associazioni ed enti già menzionati, ognuno dei quali ha portato il proprio contributo con stand ed attività, c'erano anche:

- laboratorio per i più piccoli presso l'Officina Creativa di Mirella, Federica e Antonella

- stand del gioco usato con Carmen, Sabrina, Paola, Donatella, Elena, Sofia, Margherita, Maria Vittoria e i ragazzi del Cantiere Musicale

- laboratorio di costruzione di strumenti musicali con materiale di recupero con Margherita e Valentina

- oggettistica a cura dei ragazzi della II E della scuola media Busoni-Vanghetti

- laboratorio di pittura delle magliette degli Amici di Nik a cura di Sivia, Elenia e Serena

- laboratorio di falegnameria a cura di Paolo, Marco e Livio

- laboratorio del pane e schiacciate con Alessandro, Claudia e Linda

- laboratorio dei dolci con Manuela e Paolo

Ai laboratori i bambini/ragazzi si sono scatenati: erano curiosi di provare un po' tutto! Ognuno è tornato a casa con un piccolo ricordo da loro realizzato (la maglietta AmicidiNik, un fucilino di legno, un piccolo vaso di argilla, uno strumento musicale...).

Il banco del buffet straripava di svariati piatti freddi e caldi, di gustose torte che hanno accontentato tutti i gusti.

I volontari che lo hanno gestito ormai provvidi di annuale esperienza non hanno mai fatto mancare niente sul banco.

Anche il recupero e smistamento rifiuti è stato gestito in maniera magistrale, con un banco di raccolta e smistamento centralizzato niente è andato perduto o mescolato!

Oltre a questo tanti altri volontari si sono adoperati per l'allestimento e lo smontaggio e pulizia finale che, fatto tutto in un solo giorno, possiamo assicurare che è un bell'impegno!

Nik è stato presente alla festa fino a tardi e questa è la cosa importante, si è goduto davvero la sua festa con tanti amici intorno che lo hanno coccolato tutto il giorno!

Anche quest'anno in tanti vi siete resi disponibili per offrire tempo, contributi gastronomici e tanta passione affinché al NIKDAY non mancasse niente.

Tanti i laboratori e gli stand a cui va il nostro grazie per il loro impegno!

Ma soprattutto volevamo ringraziare tutte le persone che generosamente hanno lasciato la propria offerta per la Missione di Suor Valeria: quest'anno la somma raccolta ammonta a 2888,00 euro, GRAZIE.

Associazione Amici di Nik onlus

Share/Save/Bookmark
Ultimo aggiornamento Lunedì 22 Maggio 2017 18:06
 
Auguri Dolcissimo Nik PDF Stampa E-mail
Scritto da Alessandro   
Mercoledì 20 Maggio 2015 15:03

Dolcissimo Nik, amore della mia vita, oggi sono 13 anni che
festeggiamo il Nostro compleanno!

Si, nostro perché TU sei nato, IO e TUA mamma siamo nati a nuova
Vita, una vita Speciale, Profonda e Degna.
Una vita carica di responsabilità ma compensata da tutto l'Amore che
da Te e da tutti gli Amici e Parenti riceviamo ogni giorno.
Proviamo a rivolgere questo Amore tutto intorno a noi sperando di
riuscirci, laddove noi mancheremo per fortuna provvedi te con la tua
dolcezza.
Siamo a un giro di boa, a settembre ti aspetta una nuova vita, un
nuovo passaggio, la scuola media. Non sarà facile, ma quando mai lo
è stato? Siamo pronti.
Il dubbio che speso ci prende è quanto mai forte in questi momenti di
cambiamento, stiamo facendo tutto e solo quanto è necessario per una
tua buona accoglienza? Perdonaci ma siamo alla nostra prima esperienza
di genitori... per di più genitori Speciali!
Ci proviamo.

Stamani, mi sono svegliato con la percezione di aver sbagliato
qualcosa. Si, oggi è il Nikday e avremmo dovuto festeggiarlo
prendendo tutti noi un giorno di ferie e coccolandoci facendo
qualsiasi cosa tu avessi voluto!
Invece ti abbiamo mandato a entrambe le scuole, primaria e Ventignano!
Ripareremo anche a questo, è una promessa!

Per adesso a te i miei auguri e quelli di mamma più teneri e
coccolosi in attesa di rivederti e strusciarci guancia a guancia come
piace a noi!
Tuo babbo

Share/Save/Bookmark
 
risposta di suor Valeria alla "ricerca volontari"... PDF Stampa E-mail
Scritto da Alessandro   
Giovedì 01 Maggio 2014 18:54
Gli Amicidi Nik siamo tanti,
e tutti, vicini e lontani, arrivato Maggio, sentiamo scaldarci il cuore e mettere in moto la vita per la  grande Festa.
Contiamo con la mamma di Gesú che non manca. La sua presenza é come quella delle Nozze di Cana: Vigila perché non manchi niente affinche la gioia sia piena.
Gioia perché siamo in piena celebrazione della Pasqua di Resurrezione, gioia perché é la festa di Niccolo e di tanti altri piccoli compagni convenuti, prediletti del cuore di Gesú,
gioia perché i lontani nel corpo che non possiamo vivere la festa con la presenza, la viviamo nella preghiera e questa aumenterá la partecipazione, disponibilitá e la gioia di tutti.
Allora, buon mese di Maggio con Maria,
buon lavoro di preparazione, ricordando che ogni sacrifico é poco per il compenso della gioia che regnerá in quel giorno e per tutto.
e, poi, buona festa a tutti.
In Gesú vi accompagneró fin da adesso e tutti i giorni. Vi saró vicino nelle perplessitá, difficoltá, speranze e gioie.
Le vostre notizie mi agiorneranno in continuo ed anchío saró lieta.
Pace e Bene a tutti.
Sr. Valeria
Share/Save/Bookmark
 
Resoconto Nikday 2016 PDF Stampa E-mail
Valutazione attuale: / 2
ScarsoOttimo 
Scritto da Alessandro   
Lunedì 23 Maggio 2016 21:00

Carissimi,

volevamo ringraziare tutti per la buona riuscita della festa!

Nik era felice di stare insieme ai tanti amici: in poche ore è stato investito da un ondata d'amore e d'affetto che ha molto apprezzato.

E' rimasto sereno e tranquillo fino alla fine della serata, nonostante non fosse in perfetta forma!

Anche quest'anno in tanti vi siete resi disponibili per offrire tempo, contributi gastronomici e tanta passione affinché al NIKDAY non mancasse niente.

Il banco del buffet straripava di svariati piatti freddi e caldi, di gustose torte che hanno accontentato tutti i gusti.

Ai laboratori i bambini/ragazzi si sono scatenati: erano curiosi di provare un po' tutto! Ognuno è tornato a casa con un piccolo ricordo da loro realizzato (la maglietta AmicidiNik, un fucilino di legno, un piccolo vaso di argilla...).

Quello che ci ha colpito è vedere orde di bimbi giocare con i fucilini di legno a elastico per tutto il giardino!!!

Tanti i laboratori e gli stand e tutti presi d'assalto:

- truccabimbi e non solo dagli Sgansisgatto

- le ospiti della casa circondariale di Pozzale presentavano il laboratorio di cartapesta e oggetti "made in jail"

- laboratorio per i più piccoli

- stand del gioco usato

- prove al "Cantiere musicale"

- la tenda degli Scout e le loro attività

- laboratorio di taglio e cucito dell'associazione AUSER

- la Confraternita di Misericordia con la sensibilizzazione all'aiuto alla persona

- i Vigili del fuoco con oggetti e video storici oltre che un paio di mezzi operativi

- il GOLEM con il laboratorio di musica con software open source

- oggettistica a cura dei ragazzi della scuola media Busoni-Vanghetti

- laboratorio di pittura delle magliette degli Amici di Nik

- laboratorio di scrittura creativa

- gioco della raccolta differenziata a cura di Publiambiente

- laboratorio della lavorazione della creta al tornio

- laboratorio di falegnameria a cura di Mastro Piolo

- laboratorio del pane e schiacciate

- laboratorio dei dolci

Sul palco quest'anno tra gli ospiti d'onore i ragazzi della IE della scuola secondaria di primo grado Busoni-Vanghetti che hanno fatto un piccolo saggio musicale con il flauto e hanno cantato l'inno del NikDay insieme ad alcuni ragazzi della scuola primaria del Pozzale, coordinati dal Prof Fornai. Il coro si è riscaldato quando sono sopraggiunti i Pompieri per cantare l'inno "Il pompiere paura non ne ha".

I ragazzi hanno poi presentato il decimo libro della collana AmicidiNik dal titolo "nei Panni di..." con la presenza di Laura Ferraresi che ci ha aiutato a introdurre questo argomento difficile con la storia di "Foxy e la partita di calcio a zoppino". Molto apprezzato è stato l'intervento della d.ssa Mazzoni, Dirigente delle scuole medie Vanghetti-Busoni, sul valore della diversità.

Patrizia Tellini insieme alle ospiti della casa circondariale hanno presentato il capitolo a loro dedicato leggendo alcuni frammenti delle loro storie.

Eluisa Lo Presti, presidente della Cooperativa Sinergica e Samanta, la psicologa-contadina come lei stessa si definisce, hanno reso testimonianza dell'esperienza positiva di Ventignano (nel comune di Fucecchio) dove alcuni ragazzi autistici sono stati inseriti in un progetto di agricoltura sociale oramai da tre anni.

Ma soprattutto volevamo ringraziare tutte le persone che generosamente hanno lasciato la propria offerta per la Missione di Suor Valeria: quest'anno la somma raccolta ammonta a 3663,00 euro, record mai raggiunto!

Share/Save/Bookmark
Ultimo aggiornamento Giovedì 26 Maggio 2016 19:34
 
<< Inizio < Prec. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Succ. > Fine >>

Pagina 8 di 25

We use cookies to improve our website and your experience when using it. Cookies used for the essential operation of the site have already been set. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information